venerdì 27 settembre 2013

(Os)sessione d'esami




E’ ormai famosa in tutto l’ateneo fiorentino la situazione della Scuola di Psicologia riguardo la distribuzione degli appelli d’esame: non abbiamo a disposizione i sei appelli previsti dal regolamento didattico d’ateneo, per poter sostenere una singola prova. Infatti, dato il salto d’appello previsto per ogni sessione  (invernale, estiva e autunnale), sono cinque gli appelli disponibili per ogni corso; ciò costituisce un problema per ogni studente, poiché riduce notevolmente la possibilità di sostenere un numero soddisfacente di esami in un anno. A rendere ancora più tragicomica questa situazione, si aggiunge anche la distribuzione di appelli di esami diversi all’interno della stessa sessione. Capita infatti (spesso) che  esami dello stesso anno e dello stesso semestre si sovrappongano in termini di data e ora.
Il Collettivo Laboratorio 15 monitora da molto tempo questa assurda situazione e recentemente, come esposto all’interno del proprio programma elettorale,  ha messo in luce la questione all’interno degli organi competenti, denunciando il disagio che gli studenti di psicologia vivono ogni volta che devono pianificare il loro calendario di esami.
In particolare, abbiamo proposto agli organi di Scuola delle possibili soluzioni per far fronte alla situazione, quali:
1-utilizzo di un software per calendarizzare le sessioni d’esame in modo da evitare sovrapposizioni;
2- abolire il salto d’appello (questione particolarmente spinosa);
3- in alternativa alla precedente l’abolizione del salto d’appello nella sessione di settembre, così da ottenere i sei appelli ufficiali previsti da regolamento;
4 -abolire il salto d’appello per coloro che rifiutano l’esito di un esame risultato sufficiente e per coloro che risultano assenti o che decidono di ritirarsi.

Ecco nello specifico gli aspetti principali delle nostre richieste:
1-      UTILIZZO DI UN SOFTWARE PER CALENDARIZZARE LE SESSIONI: gli organi di scuola hanno recentemente approvato e già dato inizio alla procedura sperimentale finalizzata ad evitare che ci siano sovrapposizioni di esami relativi allo stesso anno di corso.
2-      ABOLIRE IL SALTO D’APPELLO: ormai da diversi anni il Collettivo Laboratorio 15 è in prima linea sul dibattito riguardante l’abolizione o il mantenimento del tanto odiato salto d’appello. Purtroppo, la volontà del corpo docente è sempre rimasta saldamente ancorata al mantenimento dello status quo per varie motivazioni, quali: numero eccessivo di appelli per ogni corso, la difficoltà nel dover gestire il numero di studenti che si presenterebbero ai suddetti appelli e il loro timore che si faccia avanti la tendenza a “provare” e non sostenere gli esami tra gli studenti. Nonostante le nostre continue contro argomentazioni a questi “timori” del corpo docente, la situazione dell’abolizione del salto d’appello rimane comunque complessa.
3-      ABOLIRE IL SALTO D’APPELLO NELLA SESSIONE AUTUNNALE: tra le nostre proposte per non incorrere in un’ulteriore violazione del regolamento didattico d’Ateneo, abbiamo proposto che il salto d’appello venga abolito almeno per la sessione di settembre, così da uniformarsi al suddetto regolamento e così da avere a disposizione finalmente sei appelli effettivi per ogni corso.
4-      ABOLIZIONE DEL SALTO D’APPELLO PER RIFIUTANTI E RITIRATI:  in virtù del fatto che gli studenti che rifiutano un esito positivo ad un esame risultano quindi idonei al suo superamento, riteniamo che debbano usufruire dell’appello immediatamente successivo. Inoltre, lo stesso diritto spetta anche a coloro che si ritirano dalla prova d’esame, in quanto non vengono sottoposti ad alcuna valutazione. Abbiamo portato all’attenzione degli organi competenti la richiesta che queste istanze venissero formalizzate all’interno del regolamento didattico della Scuola. I suddetti organi hanno quindi deliberato di inviare una richiesta alla Commissione Didattica di Ateneo che (speriamo) si occuperà quanto prima di questo specifico aspetto.

Siamo dunque in attesa di una serie di riscontri, da parte degli Organi della Scuola di Psicologia e dalla Commissione Didattica di Ateneo. Nel frattempo cercheremo di sviluppare intorno a questi temi una riflessione più ampia e condivisa con gli studenti di Psicologia attraverso un incontro di discussione e dibattito che si terrà verosimilmente il 16 di ottobre, ovviamente in Torretta.

Affinché si possa effettivamente parlare di diritto allo studio, crediamo che le nostre proposte vengano prese in seria considerazione dagli Organi competenti e che vengano avallate quanto prima, per garantire ad ogni singolo studente di non incappare in ostacoli che non hanno alcun fondamento logico nel proprio percorso formativo.